La via Maestra, Cgil e associazioni catanesi insieme in piazza. “A Roma andremo in tanti”
“Il 7 ottobre, alla manifestazione di Roma, ci sarà anche un pezzo della Catania che crede nella democrazia. In piazza San Giovanni non sarà presente solo il sindacato ma anche tutte le associazioni che stanno lavorando sodo dopo avere aderito, o addirittura promosso direttamente, il manifesto de “La via Maestra”.
Erano almeno una trentina i rappresentanti delle associazioni e del sindacato che stamattina hanno consegnato ai cittadini che transitavano a piedi o in auto nella zona di piazza Stesicoro e Corso Sicilia, il manifesto che spiega punto per punto quali sono le proposte chiave e le richieste che sabato saranno sottoposte al Governo. Tutti contenuti che hanno riscosso la curiosità dei passanti, interessati ai diversi temi in proporzione all’età, al sesso e all’occupazione.
Saranno parecchie centinaia i lavoratori e gli attivisti delle associazioni catanesi che si ritroveranno insieme nella capitale.
Una “rete di cittadinanza” per le associazioni
Associazioni laiche, cattoliche e reti di cittadinanza, come le ha definite il segretario nazionale della Cgjl, Maurizio Landini, da settimane lavorano insieme anche a Catania su priorità comuni: “Ci aspettiamo un ‘Italia che rispetta la Costituzione e le regole, che lotti davvero per eliminare precariato e lavoro nero, che guardia alla legalità come valore insopprimibile e che lavori per favorire una nuova e sana occupazione.
– spiegano Ignazio Maugeri presidente di Acli, Claudio Longhitano e Marcella Giammusso di Anpi, Matteo Iannitti, responsabile dell’ Arci, Nicoletta Gatto presidente di AUSER, il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, Davide Cadili di Disoccupazione zero, Brunilde Zisa di Emergency, Salvo Nicosia di Federconsumatori, Patrick Messina di Friday for Future, Renato Camarda di Libera, Giorgio Buggiani di Pax Christi, Rosario Branca della Rete studenti medi, Agata Palazzolo, segretaria del Sunia, Giovanna Crivelli Udi e Josè Calabró per Fare Stormo, Damiano Licciardello dell’ UDU di Catania–
Ma per una città come la nostra che vanta un triste primato in termini di dispersione scolastica, è centrale anche la lotta alla povertà educativa, l’ attenzione alle donne e alla violenza di genere, alla sanità pubblica, che dovrà sempre fare più i conti con l’invecchiamento della popolazione, e alla sicurezza sul lavoro, visto che per molti anni siamo stati in vetta alle classifiche delle morti bianche.
Chiediamo al governo attenzione reale rispetto alla questione ambientale ed energetica, al welfare e alle politiche sociali, al territorio e al diritto alla casa. E poi ci sono le tematiche nazionali come il contrasto all’evasione fiscale, il no alla flat tax, alla riduzione di aliquote e scaglioni e l’attenzione alle politiche industriali. La percentuale di famiglie povere rilevata nel 2022 è del 10%, uno dei dati più alti rispetto al resto d’Italia. Sarebbe fondamentale, ad esempio, rispettare proprio la Costituzione nell’articolo 9, che ricorda allo Stato che il territorio, tutto, compreso quello difficile come il nostro, debba aderire a un modello sociale che sia “nell’interesse delle future generazioni”.