Operazione “Mercurio”, Fillea chiede chiarezza su eventuali ricadute sui lavori pubblici

La Fillea Cgil Sicilia la Fillea Cgil di Catania e di Caltagirone chiedono che venga fatta luce sulle eventuali ricadute nel settore dei lavori pubblici, degli accordi tra politici e mafiosi nell’ambito dell’operazione Mercurio. 

In particolare la sigla sindacale degli edili chiede che vengano subito chiariti tutti i dettagli dei lavori che sarebbero stati eseguiti preferendo società fittizie riconducibili a soggetti appartenenti ai clan mafiosi, sia a Catania che a Ramacca. 

Già ai tempi dell’operazione antimafia Agorà, quando le forze dell’ordine misero in ginocchio anche la cupola imprenditoriale delle famiglie mafiose, la Fillea aveva segnalato il dramma delle aziende costrette a piegarsi perché schiacciate da altre manifestamente colluse.

Anche oggi ribadiamo che servono azioni decise e prese di posizioni forti che arrivino prima delle concrete azioni mafiose. Sembra non ancora chiaro che è proprio “nelle fascia grigie” che si insinua l’economia mafiosa, in grado di dialogare forse meglio di prima con la politica ed esponenti a volte insospettabili. 

È necessaria una maggiore attenzione al sistema delle forniture nell’ambito delle quali potrebbero consolidarsi connubi e relazioni torbide.

La magistratura valuterà le giuste rilevanze penali  in questa triste vicenda; ciò che abbiamo letto nelle prime ricostruzioni ci impone attenzione ai sub appalti e agli affidamenti diretti. Chiediamo da subito alle amministrazioni comunali la sottoscrizione di protocolli di legalità al fine di restringere quelle maglie rese sempre più ampie dal nuovo codice degli appalti.

Il segretario generale Fillea Cgil Sicilia, Giovanni Pistorio 

Il segretario generale Fillea Cgil di Catania e  Caltagirone, Vincenzo Cubito

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