Referendum, sabato 12 c’è “Battiquorum”, festa dei diritti in piazza Mazzini

All’insegna dello slogan “Il voto è la nostra rivolta”, anche Catania partecipa alla campagna nazionale di lancio dei cinque referendum su lavoro e cittadinanza, in programma per l’8 e 9 giugno prossimi.

Sabato 12 aprile, a partire dalle ore 18, Piazza Mazzini ospiterà “Battiquorum – Festa dei diritti”, l’ evento promosso dalla Cgil di Catania, con il supporto di Nati a Sud e FreeArt Catania. 

Una serata all’insegna dell’impegno civile, animata da musica, teatro, arte estemporanea e dai cinque mini talk tematici sui corrispondenti quesiti referendari a cura delle categorie della Cgil, delle associazioni e dei movimenti studenteschi che compongono il Comitato promotore per i 5 SÌ.

Sul palco si alterneranno artiste e artisti tra i più attivi della scena locale: Ciauda & Bedda Famigghia, Colorindaco, Vivo Band, Oumy Mbaye, Antonio Monforte, Luisa Biondo, Chiara Garozzo, Luna de Flores, Valerio Cairone, Francesca Pulvirenti, Chantal Di Maria e Salvo Campisi. 

Per il teatro, saliranno sul palco Alice Ferlito e Roberta Amato, con i loro monologhi. 

In piazza Mazzini sarà allestita una Bottega del Quorum, il gazebo curato da FreeArt Catania dove il collettivo di pittori darà vita a un’estemporanea e inviterà i cittadini a contribuire a una tela collettiva, lasciando un segno, un disegno o un messaggio in un’esplosione di creatività e comunicazione libera. 

A pochi metri, sarà attivo un punto informativo con materiali illustrativi sui quesiti referendari.

A condurre la serata saranno Luca Lisi e Cristina Squillaci. La direzione artistica dell’evento è curata da Emanuele Di Giorgio.

Previsti gli interventi del segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, che aprirà la serata, e del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.

“Invitiamo tutte e tutti a partecipare alla festa e a votare SÌ ai cinque referendum per dire basta al lavoro precario, per difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e per affermare con forza il diritto alla cittadinanza di chi vive e lavora nel nostro Paese – dice Carmelo De Caudo – Il voto dell’8 e 9 giugno è un atto di democrazia attiva: recarsi alle urne sarà una scelta collettiva per restituire dignità, tutele e futuro al mondo del lavoro, ma sarà anche una responsabilità personale. Perché ciascuno di noi è democrazia”.


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