Incidente mortale sul lavoro a Scordia. Cubito (Fillea): “Ogni morte è un fallimento dello Stato”

“Ancora una tragedia nel settore edile, ancora una vita spezzata sul lavoro. Esprimiamo profondo cordoglio per la morte di Nunzio Mazzone, 65 anni, titolare di un’impresa edile, deceduto dopo una caduta da un ponteggio mentre eseguiva lavori di ristrutturazione su una palazzina a Scordia, nel Catanese.
A nome della Fillea Cgil di Catania e Caltagirone, ci stringiamo con dolore attorno alla famiglia della vittima. Ma al cordoglio si accompagna l’indignazione: non possiamo più assistere in silenzio a questa strage continua, consumata nei cantieri, troppo spesso in assenza di adeguate condizioni di sicurezza.
Ogni morte sul lavoro è un fallimento dello Stato, delle istituzioni, del sistema delle imprese. Non è accettabile che nel 2025 si continui a morire cadendo da un’impalcatura. È ora di dire basta alla logica del profitto a scapito della vita e della dignità dei lavoratori, siano essi dipendenti o datori di lavoro.
Chiediamo con forza che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente e che le autorità competenti verifichino il rispetto delle normative sulla sicurezza nei cantieri. Ma serve un cambio di passo urgente e strutturale: più controlli, più ispettori, più formazione, più prevenzione.
La sicurezza sul lavoro non può essere un costo da ridurre, ma un diritto inviolabile da garantire. Lo ripetiamo da anni: il lavoro deve servire a vivere, non a morire”.
Vincenzo Cubito
Segretario generale Fillea Cgil
Catania e Caltagirone