Incidente mortale alla Circonvallazione.Servono più controlli e soluzioni concrete nei tratti più pericolosi
A breve saranno note le dinamiche che hanno causato l’incidente su strada che ha causato il decesso di Chiara Adorno. La diciottenne siracusana è stata travolta e uccisa mentre attraversava sulle strisce pedonali un tratto della Circonvallazione di Catania.
Ma secondo la Cgil di Catania “appare già chiaro che in ballo ci sia la scarsa sicurezza nell’attraversamento di quella porzione di arteria comunale frequentata soprattutto da studenti della Cittadella universitaria”.
C’è poi, ad aree alternate e nell’intera Circonvallazione, un drammatico problema di scarsa illuminazione che può ingannare anche i guidatori più prudenti. Per questo il sindacato catanese, nell’unirsi al dolore della famiglia e della comunità universitaria per la drammatica scomparsa della giovane, segnala all’amministrazione comunale l’esigenza di aprire un capitolo nuovo legato alla sicurezza nelle strade.
“È un aspetto che coinvolge moltissimi lavoratori spesso sovraesposti agli incidenti stradali, anche in veste di pedoni, e che non può essere legato alla fatalità. La sicurezza è un diritto della comunità e un dovere delle istituzioni. Servono più controlli in città per il rispetto delle regole e serve trovare soluzioni concrete nei tratti più pericolosi. Storie come quelle di Chiara non devono ripetersi”.